Ferrara, Palazzo Costabili o Palazzo di Ludovico il Moro (oggi sede del Museo Archeologico Nazionale o di Spina), Aula Costabiliana o Sala del Tesoro, volta, affreschi cinquecenteschi  di Benvenuto Tisi, detto il Garofalo: particolare con gentiluomo con strumento musicale e dama.Lungo i lati del soffitto un’ampia balconata da cui pendono tappeti orientali: una galleria di personaggi, molti dei quali con strumenti musicali, affacciati in maniera disinvolta a testimoniare con garbo e misura il loro amore per l’arte, la musica e la poesia. In una suggestiva scenografia, oltre la balconata si apre un cielo turchino, su cui è strutturato un gazebo con rami carichi di frutta e tralci sospesi, annodati alla balaustra. La sala è un hortus conclusus, un giardino segreto voluto dal padrone di casa per i suoi importanti ospiti. Al centro dell’apertura illusionistica sono un fastoso rosone in legno intagliato e dorato e una finta architettura che funge da copertura e al tempo stesso da decorazione. Tutt’intorno corre un fregio a grottesche entro cui compaiono medaglioni con scene mitologiche e storie dell’antica Roma.