Museo Civico Archeologico di Bologna, collezione greca, sala V: l’Atena Lemnia.Inv. G_1061Capolavoro della Collezione Palagi è la testa di Atena in marmo pentelico, copia d’epoca romana della perduta scultura bronzea a figura intera della dea, commissionata a Fidia, tra il 451 e il 447 a.C., da un gruppo di cittadini ateniesi in procinto di fondare una colonia sull'isola egea di Lemnos.La statua, detta per questo motivo “Lemnia”, fu posta sull’Acropoli di Atene con la funzione di ex-voto, per ottenere la protezione della dea, "patrona" della città, durante la creazione della nuova colonia.La grande novità della scultura fu la scelta da parte di Fidia di raffigurare Atena, solitamente presentata in armi e pronta al combattimento, in atteggiamento pacifico, stante, vestita di tunica e mantello, appoggiata alla lancia e con l'elmo nella mano destra. L'opera non è giunta fino a noi: è tuttavia possibile ricostruirne l'aspetto grazie ad alcune repliche di età romana, che riproducono soprattutto la testa della dea.Tra queste, la migliore per accuratezza e fedeltà all'originale è certamente questa testa, attribuita ad uno scultore greco attivo in età augustea (fine del I sec. a.C.- inizi del I sec. d.C.). L'autore è infatti riuscito felicemente a riprodurre la concezione e l'idea dell'opera originale, traducendole in un materiale, il marmo pentelico, a lui certamente più congeniale del bronzo della statua fidiaca.