Ghigo Roli fotografo


Gallerie

Parma, Fontanellato, Rocca Sanvitale, stanza (o stufetta) di Diana e Atteone: particolare del ciclo di affreschi del Parmigianino (Girolamo Francesco Maria Mazzola) raffiguranti il mito di Diana e Atteone, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio. La stanza, affrescata nel 1524, era probabilmente il bagno privato di Paola Gonzaga, moglie di Galeazzo Sanvitale. Due ninfe assistono al bagno di Diana, parete Ovest.

Il Parmigianino

San Severino Marche, Pinacoteca Comunale: Paolo Veneziano, Polittico (1358) con Santi. Particolare con San Pietro Apostolo.

Paolo Veneziano

Maser, Villa Barbaro, Sala dell' Olimpo: affresco   "Il Cacciatore",  un autoritratto del Veronese (Paolo Caliari), 1560 - 1561.

Il Veronese

Mantova, Palazzo Te  (Residenza estiva dei Gonzaga), Sala di Amore e Psiche: parete Est, particolare con le Aci e la ninfa Galatea; ; affreschi di Giulio Romano e aiuti (1526 - 1528). I ventidue passi illustrati da Giulio Romano a Palazzo Te sono tratti dalle Metamorfosi di Apuleio, scrittore latino del II secolo d. C.

Giulio Romano

Vicenza, Villa Valmarana ai Nani, Foresteria, Stanza delle scene carnevalesche: "Servo Moro sul finto scalone". Affreschi di Giandomenico Tiepolo, 1757. Particolare.

Tiepolo

Lugano, Chiesa di S.ta Maria degli Angeli: "Passione e Crocifissione di Cristo", affreschi di Bernardino Luini, 1529. Particolare con uomo a cavallo.

Bernardino Luini

Affreschi di Pellegrino Tibaldi, 1550 -1551.Bologna, Palazzo Poggi, Sala di Polifemo, volta con episodi dell' Odissea: particolare con Eolo che dona a Ulisse il sacco contenente tutti i venti. Affreschi di Pellegrino Tibaldi, 1550 -1551.

Pellegrino Tibaldi

Cortemaggiore, Chiesa della SS. Annunziata (parte del convento dei Francescani), Cappella della Concezione: lunetta con Sibilla, affreschi del Pordenone, (Giovanni Antonio de Sacchis),1529 circa.

Il Pordenone

Saronno, Santuario della Beata Vergine dei Miracoli: la cupola del transetto con il grande affresco "Assunzione della Beata Vergine", meglio noto come "Coro di angeli musicanti" vera e propria allegoria del Paradiso, affrescata da Gaudenzio Ferrari a partire dal 1534.A raffigurare il Paradiso è essenzialmente la moltitudine delle presenze angeliche, poste a far da corona al volto di Dio e ad accogliere l'arrivo della Vergine.Gli angeli musicanti  compongono la più variegata orchestra di strumenti a corde ed a fiato ed a percussione che mai sia stata dipinta.Si possono contare ben cinquantasei diversi strumenti musicali, i più riconoscibili come strumenti antichi, altri usciti dalla fantasia dell'artista. Si riconoscono i seguenti strumenti: alpenhorn (corno delle Alpi), altobasso, arpa, bombarda, cimballini o piccoli piatti, cornamusa, cornetto, flauto (dolce e traverso), flauto di Pan o siringa, ghironda, lira, liuto, nyastaranga, organo portativo, ribeca, viella, salterio o cetra, tamburo e tamburello, timpani, triangolo, tromba, viola.Particolare.

Gaudenzio Ferrari

Ferrara, Palazzo Costabili o Palazzo di Ludovico il Moro (oggi sede del Museo Archeologico Nazionale o di Spina), Aula Costabiliana o Sala del Tesoro, volta, affreschi cinquecenteschi  di Benvenuto Tisi, detto il Garofalo: particolare con due giovani bellissime dame (la maggiore tiene in mano un liuto).Lungo i lati del soffitto un’ampia balconata da cui pendono tappeti orientali: una galleria di personaggi, molti dei quali con strumenti musicali, affacciati in maniera disinvolta a testimoniare con garbo e misura il loro amore per l’arte, la musica e la poesia. In una suggestiva scenografia, oltre la balconata si apre un cielo turchino, su cui è strutturato un gazebo con rami carichi di frutta e tralci sospesi, annodati alla balaustra. La sala è un hortus conclusus, un giardino segreto voluto dal padrone di casa per i suoi importanti ospiti. Al centro dell’apertura illusionistica sono un fastoso rosone in legno intagliato e dorato e una finta architettura che funge da copertura e al tempo stesso da decorazione. Tutt’intorno corre un fregio a grottesche entro cui compaiono medaglioni con scene mitologiche e storie dell’antica Roma.

Il Garofalo

“Concerto d’Angeli”. affresco di Mattia Preti, 1651-2, abside della Chiesa di S. Biagio nel Carmine a Modena. Particolare con putti.

Mattia Preti

Collezione Assicoop Unipol:  Adeodato Malatesta  "Ritratto Maschile, Il Follle"; olio su tela.

Adeodato Malatesta

Collezione Assicoop Unipol: Giuseppe Graziosi, "Contadina con maiale", bronzo.

Giuseppe Graziosi

Collezione Assicoop / Unipol: Mario Vellani Marchi (1895 - 1979), Studio per "Aymone conduce Edipo cieco". Olio su cartone telato.

Mario Vellani Marchi

Telemaco Signorini: "Panorama di Firenze da Colle S. Miniato",  1856, olio su tela.

Giovanni e Telemaco Signorini

“Mademoiselle de Nemidoff”, di Giovanni Boldini, 1908, olio su tela.Particolare.

Giovanni Boldini

“Donna su albero con parasole rosso. La Lettura, 1° luglio 1925”, illustrazione di Marcello Dudovich per la copertina della rivista La Lettura, 1925, stampa tipografica. Particolare.

Marcello Dudovich

Rovereto, Casa Depero: quadro pubblicitario "Squisito al selz" per il Bitter Campari, di Fortunato Depero, 1926.

Fortunato Depero

Collezione Assicoop Unipol:  Silvestro Barberini (1854 - 1916), "Ragazza seduto"; terracotta. H. cm 72.

Artisti modenesi e ferraresi

 "Wolfgang Amadeus Mozart e il soprano austriaco Caterina Maddalena Giuseppa Cavalieri , nata Katharina Magdalena Josepha Cavalier". Incisione.

Maestri della musica

"Venere", 1817-1820, di Antonio Canova (1757 - 1822), marmo. Particolare.

L'età di Canova e Thorvaldsen

Francesco Hayez: "Ritratto della Contessa Teresa Zumali Marsili col figlio Giuseppe", olio su tela, 1833.

Romanticismo

"Monna Vanna", (1866)  di Dante Gabriel Rossetti (1828-1882); olio su tela. La modella è Alexa Wilding. Particolare.

Preraffaelliti

“Vesperbild” (Pietà), scultura in alabastro, del Maestro di Rimini, 1430 circa.

Il tema della Pietà

Firenze, Cattedrale di Santa Maria del Fiore (Duomo):“La Divina Commedia illumina Firenze”, conosciuto anche come “La Divina Commedia di Dante Alighieri”. Affresco di Domenico di Michelino (1465), su disegno di Alessio Baldovinetti, Particolare con la collina del Purgatorio.

Dante Alighieri

Isola Pescatori: veduta dell'isola.

Piemonte

Torino, Palazzo Reale:  veduta della "Galleria del Daniel", con affreschi di Daniel Seiter (1690 - 1694).

Torino

MIlano, Basilica di S. Ambrogio: il portico della canonica.

Milano

Bergamo, Città alta, Cappella Colleoni, Cancellata in ferro battuto realizzata nel 1912 da Vincenzo Muzio, su disegno di Gaetano Moretti: particolare con testa di donna.

Bergamo e dintorni

Brescia: vicolo del centro storico. Sullo sfondo,  la cupola del Duomo Nuovo (Cattedrale estiva di S. Maria Assunta), in stile tardo barocco dall'imponente facciata in marmo di Botticino e la struttura cilindrica del Duomo Vecchio (Cattedrale invernale di S. Maria Assunta), costruito alla fine dell'XI secolo.

Brescia

Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo:   “Angelo”, di Raffaello Sanzio, 1501.

Brescia: Pinacoteca Tosio Martinengo

Brescia, "Santa Giulia, Museo della Città", (sito Unesco dal 2011), Chiesa di Santa Maria in Solario: la Croce di Desiderio, ornata di pietre, cammei e vetri colorati. Alto esempio di oreficeria longobarda della fine del VIII secolo. Particolare.

Brescia: Santa Giulia, Museo della Città

Cremona: veduta notturna di piazza del Comune con il Duomo , il Torrazzo e il Battistero.

Cremona

Mantova, Palazzo Te  (Residenza estiva dei Gonzaga), Sala di Amore e Psiche: parete Ovest, particolare del banchetto nuziale di Amore e Psiche; affreschi di Giulio Romano e aiuti (1526 - 1528). I ventidue passi illustrati da Giulio Romano a Palazzo Te sono tratti dalle Metamorfosi di Apuleio, scrittore latino del II secolo d. C.

Mantova

Bormio: veduta del torrente Frodolfo dal ponte di Combo.

Bormio

Fanzolo, Villa Emo, Stanza di Io: "Primavera e Autunno". Affresco di Giovanni Battista Zelotti, ca. 1565.

Affreschi delle ville venete

Piazza del Santo, veduta della Basilica di S. Antonio. In primo piano: Donatello (1453), monumento equestre di Erasmo da Narni " Il Gattamelata".

Padova

Modello in legno della Basilica Palladiana (Palazzo della Ragione) di Vicenza, realizzato nel 1976 dalla "Ballico-Officina Modellisti" di Schio. Sullo sfondo, la copertura della Basilica Palladiana, alta al colmo 25 metri.

Vicenza

Piacenza, Basilica di San Savino, cripta, mosaico pavimentale dedicato ai segni zodiacali (secolo XII): particolare.

Piacenza

Parma, Ex-Monastero di San Paolo, Camera della Badessa o Camera di San Paolo o di Giovanna da Piacenza, la cappa del camino: "Diana sul carro", affresco di Antonio Allegri, detto " il Correggio " (1518-1519). Si tratta probabilmente di una rappresentazione mitizzata della badessa.

Parma

Fidenza, Duomo (Cattedrale di S. Donnino), Facciata: bassorilievo di Benedetto Antelami e bottega con "Storie di Berta, Milone e Rolandino"; particolare con Milone che seduce Berta.

Fidenza

Parma, San Secondo, Rocca dei Rossi: il soffitto della Sala di Adone. Nel riquadro al centro dello "sfondato": Morte di Adone.Affreschi di ignoto, forse Orazio Samacchini, sec. XVI.

Castelli del Ducato di Parma

Fontanellato, Labirinto della Masone, di Franco Maria Ricci: la corte centrale e la Piramide.

Fontanellato

Reggio Emilia, Palazzo Guicciardi Guidotti: particolare dello scalone con telamone.

Reggio Emilia

Rocca di Vignola, Cappella Contrari, parete Ovest "Pentecoste", affresco del Maestro di Vignola, anni Venti del Quattrocento. Particolare del viso della Madonna.

Vignola: Cappella Contrari

Modena: veduta aerea di Piazza Grande con il Duomo, la Ghirlandina (la torre campanaria) e il Municipio con la Torre civica.

Modena

Modena, torre Ghirlandina: la scala a chiocciola a sezione ottagonale nella guglia sommitale della torre.

Modena: Torre Ghirlandina

Modena, Galleria Estense: busto marmoreo di Francesco I d'Este; Gian Lorenzo Bernini, (1598-1680). Particolare.

Modena: Galleria Estense

Sassuolo, Palazzo Ducale Estense, Camera Dell'Amore:  “Incontro di Marc’Antonio e Cleopatra”. Marc'Antonio abbandona la Battaglia di Azio e la sua flotta  per raggiungere Cleopatra; affresco di Jean Boulanger e Girolamo Cialdieri (1641 - 44). Particolare.

Sassuolo

Ferrara: veduta notturna del Castello Estense, detto anche Castello di San Michele.  In primo piano, la statua del frate ferrarese Girolamo Savonarola.

Ferrara e dintorni

MEIS, Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah: particolare della facciata e del muro di cinta affiancati da un albero.Il MEIS di Ferrara è stato realizzato in un edificio di via Piangipane che è parte del complesso composto da tre blocchi, racchiusi da una doppia cinta di mura. Il Museo è quindi frutto di un'opera di riconversione del  carcere giudiziario di via Piangipane che era stato costruito tra il1908 e 1912 su progetto degli ingegneri Bertotti e Facchini dell’Ufficio Genio Civile. Durante il ventennio fascista diventa luogo di detenzione di molti antifascisti ferraresi. Dopo la caduta del regime, il 30 luglio 1943, sono 88 i detenuti politici liberati. All’indomani dell’8settembre 1943, con l’occupazione tedesca e la nascita della Repubblica Sociale Italiana, il carcere si era riempito di antifascisti, ai quali si erano aggiunti diversi ebrei. Il 7 ottobre 1943 sono arrestate e qui incarcerate 34 persone, fra cui il rabbino Leone Leoni  ed Eugenio Ravenna, nipote dell’ex podestà Renzo.. Nel carcere di via Piangipane viene rinchiuso anche lo scrittore Giorgio Bassani, arrestato nel maggio del 1943 insieme a Matilde Bassani. A seguito dei bombardamenti del 1944 il carcere diventa inagibile e riprenderà le sue funzioni di carcere circondariale nel 1945, mantenendole fino al 1992.

MEIS Museo Nazionale dell'Ebraismo e della Shoah

Genova, Villa del Principe (Palazzo di Andrea Doria), Loggia degli Eroi: antenati di Andrea Doria. Particolare di nobile con armatura e scudo. Affresco di Perin del Vaga (Pietro Bonaccorsi), 1529 - 1532.

Genova

Genova, Duomo (Cattedrale di S. Lorenzo),  Cappella di San Giovanni,  parete ovest: "Eva", di Matteo Civitali, 1496-8, statua in marmo entro nicchia.Particolare.

Genova: Cattedrale di San Lorenzo

Genova, Museo del Tesoro della Cattedrale di San Lorenzo: il Piatto di San Giovanni Battista. Manifattura romana del I sec. d. C. e orafo parigino degli inizi del XV sec. Calcedonio, oro, rubini, smalti.Il Piatto di San Giovanni, che la tradizione vuole abbia accolto la testa del Battista, è opera antica di età imperiale romana in calcedonio,  decorata da una testa del Precursore in oro e smalti en ronde bosse,  La decorazione della testa fu eseguita intorno al 1400 a Parigi per uno dei principi della casa di Valois, e donata alla Cattedrale di Genova da papa Innocenzo VIII Cybo, genovese, il quale lo aveva ereditato da Jean Balue, cardinale francese, persona che era stata in stretto rapporto coi Valois di Francia, Berry e Borgogna. Nel museo è stato realizzato un apposito accorgimento che consente di retroilluminare il piatto e di ammirare così il passaggio dalla caratteristica colorazione bianco-azzurrina a luce diffusa a una colorazione rossastra, percepibile solo quando la pietra dura viene attraversata dai raggi luminosi.La decorazione che lo incornicia presenta raffinate punzonature a fiorellini e la scritta in gotico latino "Joannes Baptiste inter natos mulierum non surrexit maior" (Giovanni Battista, tra coloro nati da donna, non vi fu uno più grande).

Genova: Musei della Cattedrale

Firenze, Palazzo Pitti: la facciata sui Giardini di Boboli. Sullo sfondo: il Duomo e la cupola del Brunelleschi.

Firenze

Firenze, Battistero di San Giovanni, esterno: la facciata a Est in marmo di Carrara bianco e verde di Prato con la Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti e il Gruppo marmoreo (copia, l'originale è al Museo dell'OPA) de "Il battesimo di Cristo" di Andrea Sansovino, (1467-1529), Vincenzo Danti (1530-1576) e Giuseppe Spinazzi (1726-1798).

Firenze: Opera di Santa Maria del Fiore

Basilica di Santa Croce: "Veduta della chiesa e del convento di S. Croce", 1718, di pittore fiorentino,  olio su tela.

Firenze: Basilica di Santa Croce

Museo Novecento: "Due ballerine", di Massimo Campigli (Max Ihlenfeld), 1938. Olio su tela.

Firenze: Museo Novecento

“La cappella del Miracolo del Sacramento”, con affreschi di Cosimo Rosselli (1485-1486)Firenze, Chiesa di S. Ambrogio.

Firenze: Chiesa di S. Ambrogio

Scuola lombarda: affresco con donna che scosta un drappo con motivi geometrici, inizio del XV sec.

Firenze: Museo Stefano Bardini

Parco di Pinocchio: il Gioco dell'Oca di E.Taccini.

Collodi e Pescia

Libreria Piccolomini, parete sud-est: “Enea Silvio presenta Eleonora d’Aragona a Federico III, 24 febbraio 1452”, la quinta delle dieci storie riguardanti Enea Silvio Piccolomini, futuro papa Pio II, (1503 - 1508), affresco di Bernardino di Betto, detto il Pinturicchio. Particolare.

Siena: Libreria Piccolomini

Libreria Piccolomini: corale cod. 20.5, cc. 36v con “Eolo”, di Liberale da Verona  (1445 ca - 1527/9). Particolare.

Siena, Libreria Piccolomini: corali miniati

Parco Regionale della Maremma: veduta della Torre e della spiaggia di Collelungo e del Canale Scoglietto.  Sullo sfondo, il promontorio dell'Argentario. In primo piano, fioritura di senecio cineraria (Cineraria maritima).

Parco Regionale della Maremma

Gaiole in Chianti, Castagnoli, Rocca di Castagnoli (azienda che oggi produce olio, vino e che comprende camere in affitto e ristorante): bottiglia di Chianti con Gallo Nero in ferro battuto (marchio del vino Chianti classico, scelto dal Consorzio dei produttori).

Chianti

Parco archeologico di Populonia e Baratti, Necropoli di San Cerbone a Baratti, Via delle Cave: Necropoli delle Grotte. Sullo sfondo, il golfo di Baratti.

Populonia e il Golfo di Baratti

Deruta, Museo Regionale della Ceramica: Testa di donna, di Gaetano Magazzù, XX secolo.

Umbria

Perugia: Centro Dirigenziale-Residenziale-Commerciale di Fontivegge, che ospita, tra gli altri, gli uffici della Regione Umbria. Negli anni ottanta Aldo Rossi, progettò questa struttura che circonda da tre lati piazza del Bacio.

Perugia

Foligno, Palazzo Trinci: La Sala delle Arti Liberali e dei Pianeti dove vennero rappresentate le figure simboliche dei sette pianeti, Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno, Sole, seguendo l'ordine dei giorni della settimana. Ogni pianeta sovrintende ad una fase della vita umana che viene raffigurata all'interno di dischi concentrici dove nella zona di mezzo, l'Aria,il Sole e la Luna definiscono una determinata ora del giorno. Nella parete nord della Sala vennero raffigurate le Arti del Trivio (Grammatica. Dialettica, Retorica) e del Quadrivio ( Aritmetica, Musica, Geometria e Astronomia), secondo un ordine gerarchico di apprendimento che conduce al punto di arrivo di ogni sapere umano, la Filosofia, che trionfa al centro della parete opposta alla finestra. Ogni pianeta influenza una fase della vita umana, ad ogni fase della vita umana corrisponde, nella scala dell'apprendimento, una diversa disciplina, ogni disciplina è simile, per le sue proprietà, ad una delle sfere celesti. La decorazione viene affidata a Gentile da Fabriano, il massimo esponente del gotico internazionale in Italia, con aiuti (Jacopo Bellini, Paolo Nocchi, Francesco Giambono da Bologna e Battista di Domenico da Padova), e realizzata trail  1411 e 1412. Particolare della Astronomia.

Foligno

Veduta dei vigneti e della Cantina Arnaldo Caprai dove è prodotto il vino Sagrantino di Montefalco. Sullo sfondo il Monte Subasio e la cittadina di Spello.

Montefalco

Spoleto, Duomo (Cattedrale di Santa Maria Assunta), presbiterio, catino dell'abside: "Incoronazione di Maria", affresco di Filippo Lippi, con l'aiuto di Fra' Diamante e Pier Matteo d'Amelia, 1468-9. Particolare della Vergine e di Dio,

Spoleto

Orvieto, Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta (o Duomo): la facciata, iniziata alla fine del XIII secolo. Il disegno tricuspidale venne progettato da Lorenzo Maitani ed eseguito dallo stesso Maitani con l'aiuto di maestranze pisane e senesi (1320 -30). L'esecuzione fu continuata da Andrea Pisano (1347) e dall'Orcagna (1359) a cui si deve il rosone.

Orvieto

Roma, Foro Romano: Veduta del Foro Romano. A destra le tre colonne superstiti del Tempio dei Dioscuri (Castori). A sinistra: la chiesa di S.ta Francesca Romana (già S. Maria Nuova). Sfondo: il Colosseo.

Roma

Roma, Villa Farnesina, Loggia di Galatea: "Il trionfo di Galatea", affresco di Raffaello (1513 - 1514). Particolare.La ninfa è trasportata sull'acqua in un cocchio formato da una conchiglia trainata da delfini e intorno una festa di tritoni, amorini e nereidi.Particolare.

Roma: Villa Farnesina

Roma, Musei Capitolini: il "Bruto Capitolino", scultura in bronzo del IV - III sec. a.C.

Roma: Musei Capitolini

Palermo, Orto Botanico: vasi inglobati dalle radici del Ficus magnolioide.

Sicilia

Palermo, Palazzo Reale o Palazzo dei Normanni: veduta della Torre di Porta Nuova.

Palermo: Palazzo dei Normanni

Monreale, Duomo: veduta del chiostro e della Cattedrale con il campanile. In primo piano, la faccia Sud del capitello E 24 ( "Resurrezione di Cristo e discesa al limbo"), XII secolo.

Monreale: Duomo

Moto d'epoca Benelli 250 Corsa 4 Cilindri con CompressoreMarca: Benellimodello: 250 Corsa 4 Cilindri con Compressorenazione: Italia - Pesaroanno: 1942condizioni: restauratacilindrata: 248,2 (alesaggio e corsa 41 x 47)motore: quattro cilindri con compressorecambio: in blocco a quattro rapportiAnche la forma del manubrio, che ricorda le corna di un toro, sembra voler sottolineare la potenza, realmente mostruosa per i tempi, di questa Benelli da competizione. Grazie a un compressore Cozette, azionato da ingranaggi innestati sul cambio, la 250 quattro cilindri sprigionava 55,2 Hp a 13.000 giri e, a dispetto della cilindrata di soli 250 cc, raggiungeva i 230 km/h. Concepita nel '39 fu prodotta in pochissimi esemplari di cui questo sembra l'unico superstite. A causa della guerra non partecipò a nessuna competizione e rimane uno degli esempi più alti delle capacità tecniche dell'industria motociclistica di quell'epoca.

Motociclette d'epoca

Moto d'epoca Vespa Sei Giorni. Scooter.Marca: Piaggiomodello: Vespa "Sei Giorni"nazione: Italia - Genova - Pontederaanno: 1951condizioni: restauratacilindrata: 124,2motore: monocilindrico a due tempicambio: al manubrio a tre rapportiLa Vespa, che apparve per la prima volta nel 1946, è in produzione ancor oggi ed è il motoveicolo più longevo della storia. Ne sono stati prodotti oltre 16 milioni di esemplari in 140 modelli. Venne concepita già durante la guerra e, dopo un primo prototipo denominato "Paperino", non particolarmente riuscito, Enrico Piaggio ne affidò il progetto a Corradino d'Ascanio, ingegnere aeronautico. Le soluzioni anticonformiste e geniali da lui adottate, oltre al grande bisogno di veicoli a basso costo che aveva l'Italia nel dopoguerra, ne decretarono un progressivo crescente successo, fino a farne, anche attraverso l'immagine che il cinema di quegli anni ne diffondeva, uno dei simboli dell'Italia. La "Sei Giorni" di queste pagine è uno dei modelli più rari.  Concepita per le corse, vinse nove medaglie d'oro all'olimpiade motociclistica del 1951, la "Sei Giorni Internazionale" di Varese.

Scooter

Moto d'epoca Triumph H SideMarca: Triumphmodello: H Sidenazione: Regno Unito - Coventryanno: 1918condizioni: restauratocilindrata: 550,1 (alesaggio e corsa 85 x 97)motore: quattro tempi a valvole lateralicambio: Sturmey Archer a tre rapportitrasmissione finale a cinghiaDopo aver prodotto biciclette per alcuni anni, nel 1902 la Triumph, casa fondata da tre immigrati tedeschi, costruisce la sua prima bicicletta a motore con motorizzazione Minerva. A questa fanno seguito alcuni modelli sempre motorizzati da altri, fino al  1905 quando inizia la produzione della prima motocicletta costruita interamente in casa Triumph.  Nel 1915 esce il modello H, di cui qui presentiamo un elegante esemplare con motocarrozzetta. Monta un motore disegnato da Mauritz Schülte, uno dei tre soci, ed è concepita per l'esercito. Si rivela però talmente affidabile e piacevole da condurre che, nel dopoguerra, conoscerà una grande diffusione anche tra i privati, dando inizio a quel successo che farà della Triumph una delle più prestigiose marche britanniche.

Sidecar

Trattore d'epoca.Marca: Porsche Modello: JuniorAnno: 1962Alimentazione: gasolioNumero cilindri: 1Cilindrata: 1.600 ccPotenza: CV 15Caratteristiche:

Trattori d'epoca

Piatto per la preparazione di tortellini e  farina.

Cucina Italiana