Museo Civico Archeologico di Bologna: manico di specchio in legno e avorio; Nuovo Regno, fine XVIII - inizi XIX dinastia (1539-1190 a.C.).Inv. EG 1859.Il corpo aggraziato e sensuale di questa fanciulla serviva da manico per uno specchio di metallo, uno degli oggetti da toilette più ambiti dalle signore egiziane facoltose. Un disco in bronzo o in argento, ora scomparso, era fissato alla testa della statuetta. I lunghi riccioli, trattenuti da una fascia che si annoda dietro la testa, e i grandi orecchini in avorio attirano inizialmente sul volto l’attenzione di chi guarda, ma il gesto noncurante con il quale la fanciulla sposta una ciocca di capelli dietro la spalla destra, stringendo al petto un uccellino dalle ali dischiuse, mentre avanza in modo quasi impercettibile la gamba sinistra e divarica un poco i piedi, induce a percorrere l’intera nudità del corpo, caratterizzato da delicata prosperosità e vitale tensione. Era forse così, eternamente giovane, che la proprietaria dello specchio avrebbe desiderato scoprirsi ogni mattina, nell’utilizzarlo per la cura e la cosmesi del proprio corpo.