Museo Civico Archeologico di Bologna: sarcofago a cassa a nome di Ibi. Particolare di una serie di pannelli a "falsa porta", motivo ripreso dall'architettura funeraria dell'Antico Regno, che decora questo sarcofago appartenuto alla “signora della casa” Ibi. Medio Regno: XII-XIII dinastia (1938-1640 a.C.); Inv. MCA-EGI-EG_1959. Particolare del pannello centrale caratterizzato da una ricca tavola imbandita. Sotto una fila di piccoli vasetti porta unguenti destinati alla cura del corpo della defunta, sono chiaramente distinguibili pani conici, triangolari e tondi, grappoli d’uva, tranci vari di carne bovina tra cui spiccano la zampa anteriore destra, il cuore e la testa dell’animale, un mazzetto di porri, un mucchietto di fichi, una grossa zucca e due vasi dal contenuto incerto. Ai lati del piede centrale che sorregge la tavola, sono addossati rigogliosi cespi di lattuga in alternanza ad anfore vinarie e olearie. La ricchezza di questa tavola d’offerta funeraria, come sempre, è garantita per l’eternità dall’iscrizione magico-religiosa in caratteri geroglifici che scorre poco sopra, con andamento da destra verso sinistra, e che recita: “Un’offerta funeraria che il sovrano fa al dio Osiri, signore della città di Gedwt (Busiris), grande dio signore della città di Abido perché egli dia un’offerta funeraria consistente in pani, birra, buoi, volatili, tessuti di lino e ogni cosa buona pura e viva per l’anima Ka della devota signora della casa Ibi…”.